Le mie competenze tecniche

  • Interprete, performer
  • Scrittura creativa
  • Educazione e conduzione laboratori teatrali
  • Conoscenza della lingua inglese, francese e fluente grammelot

Le mie competenze personali

  • mediare e gestione del conflitto
  • coordinare e creare
  • cucino, dipingo e rivitalizzo oggetti abbandonati

TEATRO DI FIGURA

In quest’immagine un trittico che diventa figura unica. In basso Tarcidio Rabbiati, sorridente seduto stante osserva la telecamera. Arrivò da Praga ma senza identità alcuna e in quattro giorni gli diedi un passato, un presente e un futuro e gli cucii degli abiti da studente. Legai i fili ad una croce e lo feci camminare, saltare, salire le scale e sedere. Poi un giorno decisi di tagliargli i fili per poter manipolarlo con le mani sentendo così maggiormente il mio corpo ingaggiato nel movimento.
Più in alto Estrega. La più anziana, di lavoro faceva la prefica e piangeva per esorcizzare il dolore e la paura della morte. Ha 83 anni. È terra. Lenta. Forgiata con termoplastica su argilla poi rimossa e corpo in gommapiuma levigata.
Sul fondo io. Essere androgino. Tre volti. Una direzione. Un respiro nel respiro che si posa sul legno. Ombre e luce giocano sui visi.

Due mani impugnano l’aria e lo sguardo vede una corda, vede un muro, sente delle voci attraverso. Ricreo col corpo una forza che tira e spinge seguendo una direzione. Il pensiero e l’immaginazione donano verità al gesto e così oggetti, azioni, situazioni diventano realmente immaginarie e immaginifiche.

Tra i 21 movimenti codificati da Lecoq, molti derivano dal mimo: il bastone, la grande chiatta, il sollevamento del peso, la frase di articolazione, la spinta di un oggetto pesante e la corda. Questi movimenti vengono poi inseriti in situazioni per creare contesti di gioco, esplorando vari stili di mimo con diverse sonorità o in silenzio.

Dal “gioco del silenzio” è nata l’idea di “Scena Muta”, uno spettacolo in cui si mangia, si beve e si ride senza parlare, con sei mimi che uniscono mimo, silenzio e cibo.

Questo spettacolo, diretto da Matteo Cionini dell’ATF Philip Radice, ha segnato la nascita di “Mimetica“, una compagnia di teatro gestuale fondata da sette artisti formatisi alla scuola di Philip Radice, focalizzata su pantomima e mimo.

A marzo presenteremo “Voyages Invisibles”, uno spettacolo di varietà di mimo. Stiamo anche realizzando sei maschere in cartapesta, tecnica appresa studiando diverse tipologie di maschere.

Il nostro obiettivo è rendere visibile l’invisibile attraverso gesti, segni e interpretazione.

Otto corpi si muovono sulla scena, ambientata in un ospedale psichiatrico dei primi del Novecento. Qui, donne considerate scomode venivano internate con il pretesto dell’isteria, una malattia spesso utilizzata per controllare e patologizzare la condizione femminile. Attraverso i racconti e i ricordi delle pazienti, la pièce denuncia il maschilismo etero-patriarcale dell’epoca, evidenziando le oppressioni ancora presenti oggi.

Lo spettacolo teatrale “Oltre i muri” rappresenta un compromesso tra il nostro inconscio e la storia narrata, coinvolgendo tutti noi. I sogni, custodi di desideri inespressi o repressi, diventano spazi ricchi di significato. Attraverso il teatro, tutti diventiamo protagonisti. Nei sogni, le immagini evocano la parte più profonda di ciascuno; le internate condividono con il pubblico sogni e desideri, spingendo tutti verso un riscatto collettivo.

Abbiamo realizzato 20 repliche di questo spettacolo in diverse città italiane, tra cui Torino, Trieste, Genova, Bologna, Pisa, Livorno e Firenze. Nel 2022, dopo la presentazione della prima bozza di “Oltre i muri”, abbiamo fondato “CHĀNDRAMA”, una compagnia composta da nove giovani teatranti formatisi all’Atelier Teatro Fisico Philip Radice. Il nostro obiettivo è diffondere messaggi di lotta e rivendicazione transfemminista attraverso il teatro, sperando di accendere o alimentare nelle persone una consapevolezza riguardo all’oppressione di genere.

PERSONAGGI

PERCORSI MEDITATIVI

Un albero,
un ramo,
una foglia,
le venature di quella foglia.
Dal grande al piccolo e
dal piccolo al grande.
Intanto respiro.
Sento l’aria che entra ed esce
dal mio naso e osservo
fuori da me,
il mio confine fisico
dentro di me.
La realtà è in costante
movimento,
come acqua
nutre
la materia corpo
di cui siamo fatti.

Attraverso l’attivazione di un corpo sensibile sono entrato in contatto con il respiro e con la realtà piena di stimoli che ci circonda. Come rispondo a quegli stimoli? Come adoperarli affinché possano nutrire il mio lavoro?
Dov’è la mia attenzione? Sul pensiero, sul corpo o sulle emozioni che sto provando? Come viaggio da un luogo ad un altro?
Tengo a portata di mente queste domande e intanto le sperimento nella natura.

Così ho deciso di seguire per due giornate Riccardo Maffiotti che ha condotto il seminario “Dialogare in natura”; e in un bosco ho avuto l’opportunità di osservare come l’esterno stimoli processi interni e viceversa, in un tempo posato e meditativo. Con lui ho esplorato il movimento del corpo in relazione all’acqua praticando danza sensibile in una piscina di acqua calda. Assieme a lui ho inoltre osservato gli stimoli della città per nutrire la breve piece “Magnate o limone” creata in un corso proposto dallo stesso “attore artigiano” mirato a riuscire a percepire un’azione scenica processandola attraverso l’intervento di più sensi affinché si abbiano a disposizione un bagaglio di informazioni, o impressioni sensoriali, importanti da utilizzare. La relazione, la durata, l’architettura, la ripetizione, lo spazio, il gesto variano costantemente per questo diventa importante un corpo sensibile. Un corpo vibrante. Mi è risuonato molto questo lavoro quando ho sperimentato danza Butoh con Yokko. Un intensivo di una settimana concluso con un breve site specific in piazza castello a Torino il 22 dicembre. La pioviggine toccava la nostra pelle e le persone osservavano incuriosite 6 corpi muoversi al ritmo provocato dagli stimoli della città e da quello che rappresentava in quel momento Torino per noi.

FORMAZIONE

Formazione accademica

Maturità Classica, Liceo Bagatta Desenzano del Garda 2016
Laurea in Scienze dell’educazione Università degli studi di Verona 2020
Diploma Atelier Teatro Fisico Philip Radice 2024

scuole

canto, danza classica, tip tap accademia musical SHOWBIZ 2018-2019
dizione, improvvisazione presso il Nodo Lonato del Garda 2017-2018
storia della musica e canto moderno Scuola di Musica del Garda 2020-21

workshop

  • lab di teatro per corpi in caduta con Giulia Spattini del Balletto civile 2019-21
  • lab per lo studio e sperimentazione della Maschera Teatrale e Maschere Femminili Centro Maschere e Strutture gestuali Sartori 2021
  • il corpo della musica con Alessandra Barbieri 2021-22
  • studio del movimento con Giovanni di Cicco 2022
  • maschere balinesi con Margaret Coldiron 2023
  • Azione Danzata con Balletto Civile 2023
  • Superdrama con John Kellam 2024
  • Commedia dell’arte con Alessia Donadio 2024
  • corpo sensibile e attore artigiano con Riccardo Maffiotti 2022
  • drammaturgia del movimento con Paola Tortora 2023-25
  • danza butoh Yokko 2024
  • marionetta a filo con Marionetas Apolloken 2023
  • costruzione marionetta in teroplastica con Annamaria Andrei 2024
  • due focus la materia dei corpi con Silvia Battaglio e Valeria Sacco
Eccomi

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