La canzone macchiata dedicata a Pozzolengo
Tra le colline dove il ghiaccio ha creato,
verde e morenico un anfiteatro
cresce il paese a cui appartengo
col nome dolce di Pozzolengo
Cuore nel pozzo, rifugio in castello,
disteso placido tranquillo e bello.
Ha visto il fuoco, il sangue e la battaglia,
Lanzichenecchi uscir dalla boscaglia.
Ma dentro il muro c’era il suono forte
di chi resiste anche davanti alla morte.
Pozzolengo di gente artigiana,
balla tra seta, zafferano e Lugana.
Verde negli occhi, azzurro l’orizzonte,
di quanti eserciti sei stato il fronte
La tua natura ha ispirato artisti
scatti furtivi, pensieri tristi
catturando la natura in un sussurro
alla ricerca del pianeta azzurro
Hai aperto le tue braccia e le tue locande
a scienziati e ciclisti d’altri tempi
attori, principi e imperatori
sempre grati dei tuoi ristori
Pozzolengo, terre di vite,
terra di vite vissute
Presente dolce, passato violento
e un tango che brucia lento.