Fai parlare la scopa! Ovvero Chat GPT e il teatro dell’assurdo

Abbiamo sperimentato Chat GPT, il nuovo strumento di AI prodotto da OPENAI chiedendoci se potesse tornarci utile per il lavoro con i bambini e i ragazzi. I risultati sono sorprendenti. Per chi non la conoscesse CHAT GPT è una CHAT con un’intelligenza artificiale progettata per simulare conversazioni tra umani.

Abbiamo chiesto di scriverci questo copione:

E dopo qualche secondo la Chat ha iniziato a generare la risposta:
Fa sorridere che per Chat GPT tutti i personaggi in una scena di teatro dell’assurdo debbano essere vestiti in modo bizzarro e grottesco. Se l’esperimento finisse qui sarebbe solo un bel gioco di copia e incolla ma la cosa interessante sta proprio nel fatto che essendo una chat si possono chiedere dei cambiamenti e si può insistere per ottenerli. State a vedere: quando le abbiamo chiesto di far parlare la scopa si è rifiutata:

Ma non ci siamo arresi e abbiamo insistito:

Ci saremmo aspettati di ricevere la stessa risposta, come nelle avventure grafiche degli anni novanta (Non posso farlo! Non posso farlo! Non posso farlo!) e invece… sorpresa! L’intelligenza artificiale ci ha assecondati e ha riscritto la scena facendo parlare la scopa e inventandosi una giustificazione per risolvere la questione.

Cosa c’è di insensato nella scena riscritta? Che la scopa non potrebbe parlare non tanto in quanto scopa ma in quanto morta perché è stata assassinata. Abbiamo incalzato la chat sulla questione e “lei” ha tentato di giustificarsi, dimostrando che anche un’intelligenza artificiale può arrampicarsi sugli specchi:

In conclusione ci pare che questi nuovi strumenti possano essere un supporto alla creatività, se usati bene. Compito di noi educatori è aiutare i più giovani a servirsene in modo consapevole individuandone rischi e potenzialità per poterli utilizzare senza esserne sopraffatti.

CHAT GPT può diventare uno strumento creativo