Il 2 aprile 1982 le truppe argentine invadono la colonia britannica delle Falkland, il governo britannico reagisce e dopo 75 giorni riprende la sovranità delle isole. Fu la più cruenta battaglia aereonavale combattuta dopo la Seconda guerra mondiale.
Dopo questa sconfitta il dissenso interno per la dittatura militare in Argentina aumentò e la Giunta di Galtieri il 18 giugno si dimise, Alfredo Saint-Jean assunse l’interim fino alla nomina dell’ultimo dittatore, Reynaldo Bignone, il quale capì che l’epoca dei Militari era terminata e non gli rimase che indire le prime elezioni democratiche il 30 ottobre 1983. Con Galtieri oltre ai 700 militari argentini morti nella guerra delle Falklands, sparirono oltre novemila oppositori.
Bignone, responsabile del “Campito”, un altro campo di detenzione clandestino, decise di distruggere tutte le documentazioni sui desaparecidos. Il 6 dicembre 1983 la Giunta si dimise ed il 10 successivo Raul Ricardo Alfonsin, vincitore delle elezioni con oltre il 52% dei consensi, si insediò alla Casa Rosada. Si pose fine così alla dittatura militare che dal 1976 violava i diritti umani e civili della popolazione argentina.