Passeggiata teatrale sul sentiero della bonifica

Il Clanis e la Palude in Val di Chiana

“C’era una volta, tempo tempo fa, in un paese molto vicino…”

Nell’agosto del 2011 all’interno del festival Orizzonti abbiamo realizzato una passeggiata teatrale per raccontare la storia della bonifica della Val di Chiana sottoforma di fiaba.

La passeggiata è stata realizzata nel sentiero della bonifica, nei pressi del lago di Chiusi

Ma ancora più significativa è stata la valorizzazione di lago e patrimonio storico. La creatività di Alessandro Manzini, attore trapiantato in zona, ha prodotto uno spettacolo itinerante lungo il sentiero della bonifica: “Il Clanis e la palude”, fiaba storica sui grandiosi interventi idraulici, dagli etruschi ad oggi. Un modo per “leggere” il territorio che ha entusiasmato.

Il Clanis e la palude è una narrazione che ripercorre le tappe principali del percorso di bonifica della Val di Chiana Romana a partire dalle esperienze etrusche e romane, fino all’impaludamento che ha caratterizzato il periodo medievale, agli interventi idraulici del 1600 e 1700 e al concordato storico del 1780 tra Pietro Leopoldo e Papa Pio VI che diede inizio alla fase definitiva della bonifica.

Per realizzare la “fiaba storica” abbiamo trasformato gli elementi naturali in personaggi, così il protagonista è il Clanis, un fiume timido e indeciso che sogna di essere ricordato per aver compiuto imprese straordinarie.

La palude è l’antagonista della fiaba, mentre il conflitto tra eroe e antagonista è rappresentato dal faticoso processo di bonifica.

Alla fine il piccolo Clanis, proprio grazie alla sua incertezza, riuscirà a essere ricordato per aver compiuto qualcosa di straordinario: il fenomeno dell’inversione della Chiana.

In un contesto come questo la fruizione dello spettacolo teatrale cambia completamente.

Il pubblico ascolta i vari capitoli della storia ma tra una tappa e l’altra si cammina insieme.

La condivisione dello spostamento, della passeggiata, crea un clima di intimità tra narratore e pubblico. Durante gli spostamenti si condividono riflessioni su quanto ascoltato; gli spettatori che conoscono la storia la arricchiscono di particolari e lo spettacolo diventa naturalmente interattivo, coinvolgente e partecipato.

Oltre alle storie narrate vengono forniti al pubblico materiali visivi, immagini, disegni o schemi esplicativi che possono essere visionati negli intermezzi di passeggiata tra una tappa e l’altra.

Al termine dello spettacolo si torna al lago e si conclude la narrazione in mezzo all’acqua, sul pontile all’ora magica del tramonto.

La narrazione itinerante è una delle modalità che prediligiamo per valorizzare le storie di un territorio.

sembra impossibile ma
Alessandro Manzini

Alessandro Manzini

attore, drammaturgo e regista

Nel 1999 inizia a calcare i palchi delle scuole, delle pievi, dei boschi e dei piccoli teatri di provincia. Alle basi della sua formazione la narrazione del teatro settimo e le tecniche del teatro fisico di Lecoq. La sua specialità? L’interpretazione dei testi che scrive in cui drammaturgia e gesto teatrale si fondono per far vivere al pubblico le storie che racconta da vivo.