Romei e Giuliette

adattamento macchiato della tragedia di Shakespeare

PROLOGO. 
MUSICA
Gli attori entrano in scena in gruppo. Sono 7 maschi che rappresentano la famiglia dei Montecchi e 7 femmine che rappresentano i Capuleti
ROMEI
Nella bella Verona / dove collochiamo questa scena / due famiglie di pari nobiltà / si oppongono ferocemente
GIULIETTE
Montecchi e Capuleti / Capuleti e Montecchi / non passa giorno che non nasca una rissa tra famiglie / servi o giovani da bene
ROMEI
Basta che si incontrino per strada / ed ecco sguainarsi le spade
GIULIETTE
Odio / odio da generazioni / antiche ruggini e nuovi conflitti
ROMEI
Eppure / proprio dai fatali lombi di questi due nemici /
TUTTI
Ha preso vita una coppia di amanti!
GIULIETTE
Nati sotto cattiva stella / moriranno / per seppellire l'odio tra le famiglie / Signore e signori / questa è la storia maledetta /
TUTTI
Di Romeo e della sua Giulietta
MUSICA
RISSA IN PIAZZA 
Entrano Sansone e Gregorio, della Casa dei Capuleti
GRETA (SANSONE)
Gregorio, sulla mia parola, noi non curveremo la schiena.
CHIARA (GREGORIO)
No, perché allora saremmo dei facchini.
GRETA (SANSONE)
Io faccio presto a picchiare quando mi riscaldo.
CHIARA (GREGORIO)
Già, ma non fai presto a riscaldarti per picchiare.
GRETA (SANSONE)
Un cane di casa Montecchi basta per farmi scattare.
CHIARA (GREGORIO)
Attento a ciò che dici, scattare vuol dire muoversi: perciò se tu scatti, finirai che scappi. Ma guarda, ecco qualcuno di casa Montecchi. 
GRETA (SANSONE)
Teniamoci dalla parte della legge: provochiamoli e lasciamo che siano i primi loro.
Entrano Abramo e Baldassarre dei Montecchi. Gregorio e Sansone li guardano mordendosi il pollice
GIULIO (ABRAMO)
signore, vi mordete il pollice per noi?
GRETA (SANSONE)
(a parte a Gregorio)
La legge è dalla nostra, se dico di sì?
CHIARA (GREGORIO)
No.
GRETA (SANSONE)
No, signore, non mi mordo il pollice per voi, ma io mi mordo il pollice, signore.
CHIARA (GREGORIO)
Avete l'intenzione di attaccar briga, signore?
GIULIO (ABRAMO)
Attaccar briga, signore! No, signore.
GRETA (SANSONE)
Se l'aveste, signore, sono a vostra disposizione: io servo un padrone che vale quanto il vostro.
GIULIO (ABRAMO)
Ma non di più.
GRETA (SANSONE)
Oh sì, vale più del vostro, signore.
GIULIO (ABRAMO)
Voi mentite. 
Entra Benvolio
GRETA (SANSONE)
Fuori le spade, se siete uomini. 
Inizia un combattimento
ROCCO (BENVOLIO)
Separatevi, insensati! Giù quelle spade, voi non sapete quello che fate.
Benvolio li costringe ad abbassare le armi
Entra Tebaldo
SARA (TEBALDO)
Come, hai tirato fuori la spada in mezzo a questi vili servi?. Volgiti, Benvolio, e guarda in faccia la tua morte.
ROCCO (BENVOLIO)
Io non fo che metter pace: riponi la tua spada, o impugnala per aiutarmi a separare costoro.
SARA (TEBALDO)
Come! Hai la spada in mano, e parli di pace? Io odio questa parola come l'inferno, come te e tutti i Montecchi. A te, vigliacco.
MUSICA
inizia un altro combattimento. Entrano tutti i Montecchi e tutti i Capuleti. Il combattimento prosegue fino a quando si sente si sente la voce del principe
GIACOMO A (PRINCIPE)
Sudditi ribelli, nemici della pace. Dico a voi, non uomini, ma belve, che volete spegnere col sangue il fuoco del vostro cieco furore! Fermatevi subito.
È già la terza volta che voi, Capuleti, e voi, Montecchi, turbate con le vostre risse la quiete della nostra città, 
Se un'altra volta oserete turbare in questo modo le nostre contrade, vi farò pagare con la vita l'infrazione alla pace. 
Per oggi vada così, ma siete avvisati. Via tutti di qua, via tutti ripeto, pena la morte.
Tutti escono
































PRIMA DELLA FESTA
Tornano in scena i due gruppi di attori, a sinistra i Montecchi e a destra i Capuleti
ROCCO (BENVOLIO)
Buon mattino, cugino mio.
RICCARDO T (ROMEO 6)
È ancora così presto?
ROCCO (BENVOLIO)
Son sonate le nove solo da poco.
RICCARDO T (ROMEO 6)
Ohimè! le ore tristi sembrano eterne. 
ROCCO (BENVOLIO)
Quale afflizione fa così lunghe le ore di Romeo?
RICCARDO T (ROMEO 6)
Non aver quello il cui possesso le renderebbe brevi.
ROCCO (BENVOLIO)
Sei innamorato?
RICCARDO T (ROMEO 6)
Non sono nelle grazie di colei che amo.
ROCCO (BENVOLIO)
Dimmi chi è colei che ami.
RICCARDO T (ROMEO 6)
Colei che io amo si chiama Rosalina
La scena passa a destra tra le capuleti
FIAMMA (BALIA)
Giulietta! Giulietta! Dov'è questa benedetta bambina? Giulietta! Eccoti agnellina mia!
Entra Giulietta
LISA (GIULIETTA 2)
Che c'è? Chi mi chiama?
FIAMMA (BALIA)
Vostra madre.
LISA (GIULIETTA 2)
Eccomi, signora, che cosa volete?
SARA (MADONNA CAPULETI)
Nutrice, lasciaci per un momento, dobbiamo parlare in segreto…
(la nutrice fa per uscire)
No no aspetta. Resta qua: 
La scena torna ai Montecchi
ROCCO (BENVOLIO)
Rosalina la Capuleti? Sei impazzito!
RICCARDO T (ROMEO)
Pazzo d'amore vuoi dire? Lei è bella, straordinariamente bella
ROCCO (BENVOLIO)
Un bel bersaglio è presto colpito, cugino bello.
RICCARDO T (ROMEO)
Questa volta il tuo colpo fallisce: lo strale di Cupido non può colpirla. Ella fugge l'assedio delle dolci parole, schiva l'incontro degli occhi che tentano di darle l'assalto, sono disperato
La scena alle Capuleti
SARA (MADONNA CAPULETI)
tu sai che mia figlia ha ormai una certa età? Non ha ancora quattordici anni.
FIAMMA (BALIA)
Ci scommetterei quattordici dei miei denti - e tuttavia, dici con gran dolore, non ne ho che quattro - che essa non ha ancora quattordici anni. 
La notte del primo agosto essa avrà quattordici anni, li avrà, in fede mia: me ne ricordo bene. 
eh! io ho un cervello che mi serve: 
SARA (MADONNA CAPULETI)
Basta; ti prego, sta' zitta.
FIAMMA (BALIA)
Un po' di pazienza, ho finito. Iddio ti abbia nella sua grazia! Tu sei stata la più graziosa bambina che io abbia mai allattato: se potrò vivere fino a vederti un giorno maritata, non avrò altro a desiderare.
SARA (MADONNA CAPULETI)
Santa Maria! Questa del maritarla è appunto la cosa di cui io voglio parlare. Dimmi, Giulietta mia, che cosa ne pensi? Sei disposta a maritarti?
LISA (GIULIETTA)
È un onore che io non sogno nemmeno.
SARA (MADONNA CAPULETI)
Ebbene, è ora che tu pensi a maritarti. Ecco, in una parola, di che cosa si tratta: il nobile Paride ti chiede in sposa.
Questa sera lo vedrai alla nostra festa: esamina tutti i suoi lineamenti insieme sposati e osserva come l'uno faccia felice l'altro. Questo amante non legato, non ha bisogno che di una coperta per diventare ancora più bello: Che ne dici? Senti di poter amare quel gentiluomo?
La scena torna ai Montecchi
ROCCO (BENVOLIO)
Segui il mio consiglio, cessa di pensare a lei.
RICCARDO T (ROMEO 2)
Oh, come potrei.
ROCCO (BENVOLIO)
Lascia liberi i tuoi occhi di contemplare altre bellezze.
RICCARDO T (ROMEO 2)
Addio; tu non puoi insegnarmi a dimenticare.
Scena alle capuleti
LISA (GIULIETTA 2)
Vedrò di vedere, se il vedere provochi il gradimento: ma gli occhi miei non lanceranno i loro sguardi più in là di quanto il vostro permesso dia loro forza di volare.
Scena ai montecchi
ROCCO (BENVOLIO)
Dove vai, guarda cosa ho trovato. Questa sera a casa Capuleti ci sarà una festa in maschera. E con tutte le bellezze di Verona ci sarà anche la tua Rosalina: andiamoci in maschera e ti mostrerò le vere bellezze
RICCARDO T (ROMEO 2)
Vi andrò ma per bearmi nello splendore della fanciulla mia. 
Escono

























IL BALLO
Musica. Entrano le ragazze e ballano, i ragazzi si mettono di lato a guardarle
MATTIA (ROMEO 1)
Dunque questa è la festa, datemi una fiaccola da reggere, io non ballo
ANDREA (MERCUZIO)
Invece, caro Romeo, noi vogliamo che tu balli.
MATTIA (ROMEO 1)
Io no, credetelo! Ho l'anima di piombo, che m'inchioda al suolo e non mi lascia muovere
ROCCO (BENVOLIO)
Via, bussiamo ed entriamo, e appena dentro, ognuno di noi si raccomandi alle sue gambe.
MATTIA (ROMEO 1)
A me una fiaccola: "io reggo il candeliere, e me ne sto a vedere".
ANDREA (MERCUZIO)
Bah! sei troppo innamorato di quella Rosalina: cercheremo noi di tirarti fuori dal fango nel quale sei impegolato fino agli orecchi. Non aspettiamo oltre
MATTIA (ROMEO 1)
Noi abbiamo una buona intenzione recandoci a questa mascherata; ma l'andarci non è buon senno.
ANDREA (MERCUZIO)
Perché, se è lecito domandarlo?
MATTIA (ROMEO 1)
Stanotte ho fatto un sogno.
ANDREA (MERCUZIO)
Anch'io.
MATTIA (ROMEO 1)
Ebbene, che cosa hai sognato?
ANDREA (MERCUZIO)
Che coloro i quali sognano, spesso sono messi in mezzo… E tu? Cos'hai sognato?
MATTIA (ROMEO 1)
Solo un presagio… che qualche triste effetto, ancora sospeso nelle stelle, avrà dolorosamente il suo terribile principio nella festa di questa notte, 
ROCCO (BENVOLIO)
E basta sventure! Andiamo, allegri giovani!
Tutti i maschi vanno alla festa tranne Romeo 1
MATTIA (ROMEO 1)
E così ci intrufolammo alla festa dei Capuleti. I miei occhi giravano furtivi e veloci alla ricerca dello sguardo di Rosalina. / Ma d'un tratto si posarono su una stella che non avevo mai veduta prima.
GIULIO (ROMEO 2)
Chi è quella dama che, col tesoro della sua mano, arricchisce la mano di quel cavaliere là?
GIACOMO P (ROMEO 3)
Oh, essa insegna alle fiaccole a brillare! Sembra che essa penda sulle guance della notte, come un ricco gioiello dall'orecchio di una Etiope;
RICCARDO M (ROMEO 4)
bellezza di un valore troppo grande perché se ne possa usare, troppo preziosa per la terra! 
GIACOMO A (ROMEO 5)
Tale appare una nivea colomba in mezzo a un branco di corvi, quale si mostra quella giovinetta in mezzo alle sue compagne.
RICCARDO T (ROMEO 6)
Finito questo ballo, spierò dove si mette, e procurerò alla mia rozza mano la felicità di toccare la sua. 
DAVIDE (ROMEO 7)
Il mio cuore ha egli amato prima d'ora? Smentitelo, occhi miei! poiché io non avevo mai veduta, fino a questa notte, la vera bellezza.
MATTIA (ROMEO 1)
E mentre ero incantato da questa luce meravigliosa, il nemico Tebaldo si accorse di me e giurò vendetta per l'affronto di essermi intrufolato alla sua festa. Ma quello era il tempo dell'amore e la mia mano incontrò per la priva volta quella di Giulietta.
Esce
ROMEI
(a Giulietta)
Se io profano / con la mia mano indegna / questo santo tesoro / è un peccato gentile / e le mie labbra trepidanti / sono pronte a riparare all'offesa dolcemente… / Così.
I romei baciano la mano alle Giuliette
GIULIETTE
Mio caro penitente,/ tu fai torto alla tua mano / che ha dimostrato solo devozione. / Perché le mani dei santi / si possono certo toccare/ ma palmo a palmo / solo così
ROMEI
Ma i santi hanno anche labbra / non soltanto mani…
GIULIETTE
Certo che hanno anche labbra / ma servono solo per pregare
ROMEI
Allora / cara santa / fai che le labbra / come le mani… / Vedi / Pregano congiunte / Lascia vivere la mia speranza
GIULIETTE
Mi dispiace / ma è un peccato che non posso commettere.
ROMEI
Allora fermati / lo commetterò io soltanto / E tu monderai il mio peccato / con le tue labbra / benedette.
La bacia
GIULIETTE
Allora le mie labbra hanno preso il tuo peccato?
ROMEI
Il mio peccato sulle tue labbra / O perdonami angelo mio / me lo riprendo subito!
La bacia di nuovo
GIACOMO A (ROMEO 5)
Fu allora che si sentì la voce della Balia
FIAMMA (BALIA)
Giulietta! Giulietta! Vostra madre vi sta cercando!
I romei scappano a nascondersi
GIULIO (ROMEO 2)
Chi è sua madre?
FIAMMA (BALIA)
Diamine, giovinotto, sua madre è la padrona di questa casa, madonna Capuleti!
GIACOMO A (ROMEO 5)
Essa è una Capuleti! Oh il caro prezzo, che io dovrò pagare! La mia vita è un debito che io ho con la mia nemica!
Escono tutti, tranne Giulietta e la Nutrice
ANNA (GIULIETTA 7)
Nutrice, vieni qui: chi è quel signore là?
FIAMMA (BALIA)
Si chiama Romeo, ed è un Montecchi, l'unico figlio del vostro grande nemico.
ANNA (GIULIETTA 7)
Il mio unico amore nato dal mio unico odio! O sconosciuto che troppo presto io vidi, e troppo tardi conobbi! Oh, nascita d'amor tra le più rare, che un nemico esecrato io debba amare.
Escono
SCENA DEL BALCONE
Giulietta è sul balcone, con la mano appoggiata sulla guancia
Entra Romeo
GRETA (GIULIETTA 1)
O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o se non vuoi, basta che giuri di amarmi e non sarò più una Capuleti.
GIACOMO P (ROMEO 3)
(fra sé)
L'ascolto ancora o mi faccio avanti?
LISA (GIULIETTA 2)
Perché è soltanto il tuo nome che mi è nemico, ma tu saresti quello che sei anche se non fossi un Montecchi
CHIARA (GIULIETTA 3)
E poi… Che cosa vuol dire Montecchi? Non è una mano, ne un piede, ne un braccio, ne un viso… O nessun'altra parte di un corpo.
SARA (GIULIETTA 4)
Prendi un altro nome! Che cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa con un altro nome profumerebbe lo stesso.
DANIELA (GIULIETTA 5)
Così anche Romeo, se non si chiamasse Romeo, sarebbe sempre la creatura perfetta che è senza quel nome… Oh Romeo, Cambia nome!
GEMMA (GIULIETTA 6)
E per quel nome che è solo una piccola parte di te avrai tutta me stessa!
DAVIDE (ROMEO 7)
Ma io ti prendo in parola! Chiamami amore e sarò ribattezzato!
ANNA (GIULIETTA 7)
Ma chi sei tu che approfitti della notte per rubarmi i pensieri più segreti?
ANDREA (ROMEO 8)
Con un nome non posso dirti chi sono, perché il mio nome ora è tuo nemico…
FIAMMA (GIULIETTA 8)
Le mie orecchie non hanno ancora udito cento parole della tua cara voce già la riconosco, non sei tu Romeo… Un Montecchi?
MATTIA (ROMEO 1)
Nessuno dei due amore mio se non ti piacciono.
GRETA (GIULIETTA 1)
Come sei potuto venir qui, dimmi, e perché? Questo luogo è morte per te, se qualcuno dei miei ti trova dentro.
GIULIO (ROMEO 2)
Le mura di pietra non possono fermare gli amanti, perciò i tuoi parenti non possono farmi paura
LISA (GIULIETTA 2)
Sttt..Se ti vedono, ti uccideranno.
GIACOMO P (ROMEO 3)
Basterà il mantello della notte a nascondermi… Però se tu non mi ami, lascia pure che mi trovino qui.
LISA (GIULIETTA 2)
Mi ami davvero? Lo so che dirai di sì e io ci crederò. Dolce Romeo, se mi ami dimmelo sinceramente perché mio bel Montecchi io ti amo troppo
DAVIDE (ROMEO 7)
Oh, cara, per quella benedetta luna io ti giuro che…
SARA (GIULIETTA 4)
Non giurare sulla luna! Incostante e bugiarda, famosa per cambiare la sua faccia ogni momento
RICCARDO T (ROMEO 6)
Su cosa giuro allora?
CHIARA (GIULIETTA 3)
Non giurare affatto o se vuoi perché non provi a giurare su te stesso? Io ti crederò
RICCARDO M (ROMEO 4)
Per l'amore della mia vita io giuro… Oh Giulietta!
Si abbracciano
DANIELA (GIULIETTA 5)
Buona notte amore mio!
RICCARDO M (ROMEO 4)
Oh! mi vuoi lasciare così insoddisfatto?
DANIELA (GIULIETTA 5)
Quale soddisfazione puoi avere questa notte?
GIACOMO A (ROMEO 5)
Il cambio del tuo fedele voto di amore col mio.
GEMMA (GIULIETTA 6)
Io ti diedi il mio, prima che tu lo chiedessi. Se i tuoi sentimenti sono seri e la tua intenzione è sposarmi, fammi sapere domani quando e dove compiremo il rito e io ti seguirò dove vorrai
FIAMMA (BALIA)
Giulietta!
ANNA (GIULIETTA 7)
Eccomi, vengo! Ma se vuoi ingannarmi ti prego abbi pietà
FIAMMA (BALIA)
Allora, bambina!
ANNA (GIULIETTA 7)
Ho detto che vengo! Oh mille volte buona notte
Giulietta fa per rientrare
ANNA (GIULIETTA 7)
Romeo!
ROCCO (ROMEO 9)
Sì amore?
ANNA (GIULIETTA 7)
Non mi ricordo più perché ti ho richiamato
ROCCO (ROMEO 9)
E io resto qui finché non lo ricordi…
GRETA (GIULIETTA 1)
Mi piaci tanto che farò di tutto per non ricordarlo
ROMEI
E io resterò qui con te / per aiutarti a dimenticare / dimenticando tutti al mondo / tranne te
Si abbracciano
GIULIETTE
Buonanotte. / Separarsi è una pena così dolce / che vorrei dirti addio fino a domani.
Si separano.













IL MATRIMONIO
MUSICA
ANNA (GIULIETTA 7)
Quella notte stessa ci sposammo Nella cella di frate Lorenzo. Ricordo che disse "il cielo sorrida a questo santo atto e faccia sì che l'avvenire non debba rimproverarcelo con qualche dolore
GRETA (GIULIETTA 1)
Romeo mi guardò negli occhi e disse: "Venga pure qualunque dolore possibile: non sarà nulla in cambio alla gioia che mi dà il poter dire che Giulietta è mia."
DANIELA (GIULIETTA 5)
Frate Lorenzo Era felice di sposarci, nella nostra unione vedeva la fine dell'odio tra le nostre famiglie eppure…
LISA (GIULIETTA 2)
Eppure nelle sue parole si nascondeva un triste presagio, disse: "Queste gioie violente hanno violenta fine…"
CHIARA (GIULIETTA 3)
"… e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere che si distruggono al primo bacio."
LISA (GIULIETTA 2)
Mai un presagio fu più rapido ad avversarsi. Il mattino dopo era una giornata calda e di venne caldissima quando le due famiglie si incontrarono in piazza
LA MORTE DI MERCUZIO E TEBALDO
MUSICA
RICCARDO M (BENVOLIO 2)
Te ne prego, buon Mercuzio ritiriamoci: la giornata è calda, i Capuleti son fuori di casa, e, se ci incontriamo, non potremo evitare una rissa, poiché in queste giornate di caldo il sangue ribolle.
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Caro Benvolio parli proprio tu che attaccheresti lite con uno che schiaccia le noci, soltanto per il fatto che tu hai gli occhi color nocciola. Per la mia testa, ecco qua i Capuleti.
Entrano Tebaldo ed altri
GEMMA (TEBALDO 2)
Signori, buon giorno; una parola con uno di voi.
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Solo una parola Tebaldo? MI deludi: facciamo una parola e un colpo di spada.
GEMMA (TEBALDO 2)
Mercuzio, ti sei concertato con Romeo...
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Concertato! Che, ci hai preso per dei menestrelli? Se siamo dei musicisti ecco l'arco del mio violino
(Sfodera la spada)
Vedrai come ti farà ballare!
Entra Romeo
GEMMA (TEBALDO 2)
Ecco Romeo, stavo cercando proprio te. Romeo, tu sei un vile.
GIULIO (ROMEO 2)
Tebaldo, la ragione che io ho di amarti perdona la rabbia del tuo saluto. Io non sono un vile, perciò addio: vedo che non mi conosci.
GEMMA (TEBALDO 2)
Questo non potrà scusare l'onta che tu mi hai fatto, voltati e tira fuori la spada.
GIULIO (ROMEO 2)
Io dichiaro di non averti mai offeso, e ti voglio bene mio buon Capuleti.
DAVIDE (MERCUZIO 2)
O fredda, disonorante, ignobile sottomissione! Tebaldo, acchiappa-topi, vuoi fare una passeggiata con me?
GEMMA (TEBALDO 2)
Sono a vostra disposizione.
Tirando fuori la spada
GIULIO (ROMEO 2)
Caro Mercuzio, metti giù la tua spada.
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Levati Romeo, lasciami fare!
Si battono
GIULIO (ROMEO 2)
Tebaldo, Mercuzio, il principe ha proibito queste zuffe per le vie di Verona. Fermo, Tebaldo; e tu, mio buon Mercuzio…
Mercuzio è colpito. Escono Tebaldo e i suoi Partigiani
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Sono ferito; al diavolo le vostre due famiglie! 
RICCARDO M (BENVOLIO 2)
Che! sei ferito?
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Sì, sì, è sol un graffio; ma è tanto quanto basta. 
GIULIO (ROMEO 2)
Coraggio, amico; la ferita non può essere grave.
DAVIDE (MERCUZIO 2)
Oh no! non è profonda come un pozzo né larga come la porta di una chiesa; ma può bastare, e non ci sarà bisogno di altro. Maledizione a tutte e due le vostre famiglie! Esse mi hanno ridotto cibo per vermi: le vostre famiglie!…
Mercuzio muore
GIULIO (ROMEO 2)
L'oscuro fato di questo giorno pende sopra ben altri giorni ancora: questo non è che il principio della sventura! 
Rientra Tebaldo
RICCARDO M (BENVOLIO 2)
Ecco qua di nuovo il furente Tebaldo.
GIULIO (ROMEO 2)
O vile Tebaldo! L'anima di Mercuzio è a poca distanza sopra le nostre teste, e aspetta che la tua vada a fargli compagnia.
GEMMA (TEBALDO 2)
Tu, sciagurato, andrai a fargli compagnia!
GIULIO (ROMEO 2)
Questa deciderà.
Si battono; Tebaldo cade
RICCARDO M (BENVOLIO 2)
Romeo, vattene, fuggi! Tebaldo è morto: se ti pigliano il principe ti condannerà a morte. Vattene fuggi! scappa!
Romeo esce. Entrano Cittadini e il principe
GIACOMO A (PRINCIPE)
Dove sono i vili eccitatori di questa rissa? Benvolio, chi è che ha cominciato questa rissa sanguinosa?
RICCARDO M (BENVOLIO 2)
Tebaldo ha ucciso Mercuzio e Romeo, che non voleva combattere, lo ha vendicato
GIACOMO A (PRINCIPE)
E per questa offesa alla legge, noi lo mandiamo immediatamente in esilio da questa città. Romeo se ne vada in fretta di qua, altrimenti l'ora in cui verrà trovato qui, sarà l'ultima della sua vita. 
Escono
L'IDEA DI LORENZO
Entrano le Giuliette
DANIELA (GIULIETTA 5)
Dalla gioia alla disperazione il passo è breve
LISA (GIULIETTA 2)
L'amore nulla ha potuto sull'odio
GRETA (GIULIETTA 1)
Odio chiama odio e chiama altro odio
DANIELA (GIULIETTA 5)
Cos'altro può accadere ormai, come potrò tornare dal mio amato?
CHIARA (GIULIETTA 3)
In quel momento entrò mia madre con grandi notizie gioiose mi disse che avrei sposato Paride entro pochi giorni
ANNA (GIULIETTA 7)
Provai a prendere tempo ma non ci fu nulla da fare, al mio diniego mio padre andò su tutte le furie
CHIARA (GIULIETTA 3)
Fu frate Lorenzo a salvarmi, fu lui a darmi l'idea della salvezza, contenuta in questa fiala. Che cosa devo fare ora?
GIACOMO P (FRATE LORENZO 1)
Senti, dunque: torna a casa, mostrati allegra, e acconsenti a sposare Paride domani è mercoledì; domani notte cerca di dormir sola, e non lasciare che la Nutrice venga a dormire con te nella tua camera;
ANDREA (FRATE LORENZO 2)
quando sei in letto, prendi questa ampolla, e bevi questo liquore: subito ti correrà per tutte le vene un fluido freddo che addormenterà in te la vita;
DAVIDE (FRATE LORENZO 3)
il polso non conserverà più il suo movimento regolare, ma cesserà di battere:
GIACOMO P (FRATE LORENZO 1)
nessun calore, non un respiro, attesteranno che tu vivi; le rose delle tue labbra e delle tue guance appassiranno e si faranno pallide come la cenere;
GIULIO (FRATE LORENZO 4)
sugli occhi ti cadrà il velo delle palpebre, come quando la morte chiude il giorno della vita. 
ROCCO (FRATE LORENZO 5)
Ogni membro del tuo corpo, rigido, intirizzito e freddo, avrà l'aspetto della morte: 
RICCARDO T (FRATE LORENZO 6)
sotto questa temporanea sembianza di morte tu resterai per quarantadue ore, e dopo quel tempo…
GIULIETTE
Dopo quel tempo cosa accadrà?
ANDREA (FRATE LORENZO 2)
Dopo quel tempo ti desterai come da un placido sonno. 
MATTIA (FRATE LORENZO 7)
Ora, quando lo sposo la mattina viene per farti alzare dal letto, tu sei lì morta:
GIACOMO P (FRATE LORENZO 1)
allora, secondo il costume del nostro paese, vestita dei tuoi abiti più belli, e distesa scoperta sulla bara, sarai portata nella cripta della famiglia Capuleti.
RICCARDO M (FRATE LORENZO 8)
Intanto prima che tu ti desti, Romeo informato da una mia lettera del nostro disegno, verrà qua;
ANDREA (FRATE LORENZO 2)
E al tuo risveglio, in quella notte stessa Romeo ti condurrà via a Mantova. 
GIACOMO A (FRATE LORENZO 9)
Così, tu sarai salva e sarete finalmente insieme
GIULIETTE
Dammi qua, dammi qua! Oh, non mi parlare di paura!
GIACOMO P (FRATE LORENZO 1)
Tieni, vattene subito, e sii forte e felice in questa tua risoluzione: io manderò in fretta un fratello a Mantova con una lettera per tuo marito.
GIULIETTA
Amore, dammi tu forza! e la forza mi porgerà aiuto. Addio, caro padre!
Le giuliette bevono la fiala e cadono a terra
MUSICA
Fine

A questo link la versione del copione in KitScenarist Romei e Giuliette.kitsp

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Ecco un esempio del contesto in cui abbiamo messo in scena il copione:

2023 Teatri di stagione 11-13