Il paesino di Sant’Ilario è anche un laboratorio di teatro, esplora il percorso e la messa in scena.

Il paesino di Sant’Ilario

Spettacolo teatrale dedicato ai personaggi di De André

ENTRATA DEL PUBBLICO 
M - VIA DELLA POVERTÀ
Con l'entrata del pubblico i personaggi vivono il paese per tutta la durata della canzone. Il paesino è disposto nella platea del teatro. Al termine del brano il paese continua il movimento in silenzio mentre le narratrici (Bocca di Rosa e Suzanne) si rivolgono al pubblico. La sala è ancora accesa.
FABRIZIO
Buonasera a tutti e grazie per aver accettato il nostro invito.
DORI
Buonasera.
FABRIZIO
Diciamo subito un paio di cose importanti. Quella che avete di fronte non è la realtà, è una ricostruzione, un'invenzione, un omaggio a un grande poeta del novecento, Fabrizio de André
DORI
E soprattutto ai suoi personaggi: Marinella, il soldato Piero, il farmacista chimico, Michè, Franziska e tanti altri. Ci siamo chiesti: cosa accadrebbe se si trovassero insieme, a vivere nello stesso paese? Questo è ciò che vogliamo sperimentare oggi con il paesino di Sant'Ilario
FABRIZIO
Il nostro compito sarà quello di creare le condizioni per rendere questa ricostruzione più realistica possibile: ma soprattutto di fare in modo che il destino di ogni personaggio si compia, così come vuole la sua canzone. Per questi motivi abbiamo deciso di ricorrere ad alcuni effetti speciali. Dico bene?
DORI
Certo, niente di particolare, signori. Ad esempio questo è il pulsante per creare la notte.
(Si fa notte. Gli abitanti tornano nelle loro case, un po' stupiti di come il sole sia calato all'improvviso. Si mettono a dormire. )
Ne abbiamo uno per fermare la scena!
EFFETTO SONORO - CORO STOP 
La scena si blocca
DORI
Premendo quest'altro facciamo arrivare l'alba, con un bel canto del gallo. 
M - CANTO DEL GALLO
Cambio luce gli abitanti si svegliano e fanno per uscire di casa
DORI
È molto semplice, vedete, ecco di nuovo la notte. 
Luce della notte
FABRIZIO
Benissimo cara, può bastare,lasciamoli in pace per il momento. 
(Sussurrato)
È domenica 18 Febbraio 1940 e non è un giorno qualunque.
DORI
È una fredda domenica di inverno inoltrato, è il giorno in cui nacque Fabrizio de André.
FABRIZIO
A Sant'Ilario sono le tre del mattino e tutti dormono. Quasi tutti.
18 FEBBRAIO 1940
La scena passa nella taverna della Cima. Caterina è incinta.
CATERINA
Ecco, ci risiamo, anche stanotte non si dorme. È colpa tua sai, mi hai fatto venire voglia di focaccia, ma ti avviso che stanotte non mi alzo. Voglio dormire piccolo mio. O piccola mia, chiunque tu sia. Buonanotte. 
(pausa)
Ahh, d'accordo d'accordo vado a prepararla. Che poi mi nasce un figlio con la voglia di focaccia sulla faccia. Poi a scuola i compagni ti prenderanno in giro e quando mi chiederai “mamma, perché ho una voglia di focaccia sulla faccia?” io dovrò dirti “perché quella notte ero stanca e volevo dormire”… ora gentilmente smettila di darmi calcetti, come vedi sto impastando. 
(pausa)
e ora che c'è? Non ho più fame. Ti è passata la voglia? Facciamo i capricci già nella pancia? Ah, cominciamo bene! Andiamo a dormire, forza. A proposito, ho scelto il nome, vuoi saperlo? Se sarai maschio ti chiamerai Lucio… ma sarai femmina e ti chiamerai Teresa.
Stop del paese.
DORI-CORO
Ha ragione Caterina, c'è una bella bambina in arrivo. Nasce una domenica mattina di inizio estate: è il 10 giugno del 1940 e il paese è in fermento.
10 GIUGNO 1940
M - INTRO VERDI PASCOLI
Franziska, Marinella, Ninetta scendono al fiume a lavare i panni; Piero, Francesco e Francis vanno a chiamare Trainor
FRANCESCO
È inutile, tanto non viene!
PIERO
Provare non costa nulla.
PFG
Trainor! Trainor!
Trainor si affaccia alla finestra e guarda in basso. Gli altri guardano in alto.
FRANCESCO
Trainor, Andiamo giù al fiume, forza!
TRAINOR
Non posso devo studiare
FRANCESCO
Avanti Trainor, “devo studiare”, ogni volta! Hai dieci secondi per scendere.
FRANCIS
Anch'io devo studiare, ma prendi una pausa…
TRAINOR
L'ho già visto il fiume, lo conosco bene, atomi di ossigeno e atomi di idrogeno che scorrono insieme…
PIERO
Atomi di cosa?
TRAINOR
Acqua Piero, acqua che scorre…
PIERO
Andiamo a pescare i lucci argentati, non vieni?
TRAINOR
Andate a spiare le ragazze che lavano i panni!
FRANCIS
Beh, cosa c'è di male, chissà che ci scappi uno sguardo malizioso o un sorriso! Magari un bacio..
FRANCESCO
Un bacio?! Il solito esagerato!
EFFETTO SONORO - CORO STOP
Tutti si fermano
DORI
Fra undici anni Trainor diventerà il farmacista del paese. Ora è un bravo studente di medicina, tutto casa e studio, un po' timido con le ragazze forse… ma quando si è giovani c'è tutto il tempo per recuperare…
FABRIZIO
Già, basta volerlo. Ma lasciamolo studiare e seguiamo i tre giovanotti fin giù al torrente.
M - VERDI PASCOLI O VOLTA LA CARTA
Al fiume ci sono le ragazze che lavano il bucato: Ninetta, Franziska Maria Teresa, Marinella e Caterina. Movimento delle lavandaie corale. Le ragazze stendono un panno che è un tulle semitrasparente. Il panno diventa il torrente. Gioco di luci e di gesti tra i ragazzi e le ragazze. Quando alla canzone si sostituisce la dichiarazione di guerra di Mussolini i giochi si interrompono e tutti tornano a casa, non c'è più voglia di giocare. Finito il discorso arriva la notte.
LA PROMESSA
M - GRILLI DI NOTTE.
Tutti i personaggi dormono nelle loro case, tranne Piero che esce e si dirige verso casa di Ninetta
PIERO
Nina… Ninetta!
NINETTA
Piero, dove sei Piero! Ma cosa mi hai fatto fare…
PIERO
Non aver paura Nina, vieni, non ci vedrà nessuno
NINETTA
Se lo sa mio padre sono nei guai, siamo nei guai, ho sbagliato a venire fin qui di notte… devo tornare, devo tornare subito a casa, devo...
PIERO
sttt. Lo so, se lo sa tuo padre dovrò cambiar paese, ma è troppo importante quello che voglio dirti…
Piero prende per mano Nina e la porta in campagna, appena fuori dal paese
PIERO
Guarda che luna, Ninetta mia.
NINETTA
È bellissima.
PIERO
Tu sei più bella
NINETTA
Piero…
PIERO
Nina… io parto domani
NINETTA
Domani?
PIERO
Mussolini dice che sarà una questione di pochi mesi, si chiama guerra lampo, sai? Forse non farò neppure in tempo ad arrivare al fronte.
NINETTA
Non devi partire per forza, perché non ti nascondi nei boschi
PIERO
Non posso Nina, io devo partire per questa guerra, per dare il mio aiuto alla nostra terra, capisci? E poi non posso diventare un fuorilegge perché al mio ritorno c'è una cosa importante che devo fare
NINETTA
cosa c'è di più importante di stare insieme, hai detto che mi ami non ti ricordi?
PIERO
Ninetta mia, al mio ritorno ti voglio sposare. Tu vuoi sposarmi?
NINETTA
Io… oh Piero sì, sì sì ti voglio sposare. Ho paura di perderti, ho paura che tu possa morire, cosa faccio se non torni più, o se ti innamori di un'altra donna..
Piero prende un papavero e lo porta a Nina.
PIERO
Lo sai che con il papavero puoi provare la mia fedeltà, vero? Prendi un petalo e poggialo sulla mia mano, così. Ora devi darci un pugno.
NINETTA
Un pugno?
PIERO
Se sentiamo uno schiocco la mia fedeltà è provata, assolutamente certa.
(Nina dà un pugno al petalo e si sente lo schiocco.)
Penserò a te tutti i giorni e tutte le notti Nina, ti scriverò ogni giorno, passeranno veloci questi mesi e saremo insieme per tutta la vita, te lo prometto
NINETTA
Ma tu stai attento e non fare l'eroe, io attenderò il ritorno di un soldato vivo, di un eroe morto che ne farò.
PIERO
Non accadrà
NINETTA
Ma non hai paura di morire?
TAPPETO SONORO GUERRA DI PIERO
PIERO
Ci ho pensato tanto in questi giorni, sai cos'è l'unica cosa che mi fa paura? L'idea di dover uccidere qualcuno. Io non voglio uccidere, non voglio tornare da assassino, questo mi fa paura. Trovarmi davanti a un soldato e sparargli in fronte o nel cuore. Lui avrebbe solo il tempo di morire, ma a me… resterebbe il tempo di vedere gli occhi di un uomo che muore. Tieni questo fiore Ninetta, così ogni volta che vedrò un campo di papaveri rossi sarà un po' come stare con te. Guarda che luna stasera… ti posso abbracciare?
Nina e Piero si abbracciano.
NEL PAESINO
Piero e Ninetta si salutano, Ninetta torna a casa, Marinella presenta gli abitanti. Ogni volta che parla di un personaggio la luce si accende nella sua postazione.
MARINELLA
Questa notte sono in pochi a prendere sonno. Ninetta torna a casa con il suo papavero rosso, non sa se piangere di gioia o di paura, sa solo che ha voglia di piangere e piange e stringe al petto il suo pegno d'amore. Piero rientra a casa da suo fratello Francesco, partiranno insieme. Guardate. Anche Francis è sveglio. Lui non partirà, è malato di cuore, sta parlando con sua sorella Marinella, che poi sono io.
La scena passa a Marinella e Francis nella loro casa
MARINELLA
Tutti gli altri ragazzi di questo paese pagherebbero per non partire
FRANCIS
Marinella, ancora non riesci a capire. Non sai cosa vuol dire passare la giovinezza in disparte, a spiare gli altri ragazzi giocare, a farti narrare la vita dagli occhi
MARINELLA
Io sono sempre rimasta con te
FRANCIS
e ti viene la voglia di uscire, e provare che cosa ti manca per correre al prato
MARINELLA
Non sei rimasto solo
FRANCIS
e te la tieni la voglia e rimani a pensare “ma come diavolo fanno quelli, a riprendere fiato”.
MARINELLA
Il tuo cuore è fragile, ma tu sei forte
Franziska saluta Piero e torna a casa
FRANCIS
Anche la guerra mi mette da parte. Resterò solo, è il mio destino
MARINELLA
Io non ti lascerò. Sei il mio fratellino.
FRANCIS
Appena arriverà il tuo principe, te ne andrai
MARINELLA
Non mi serve un principe...
FRANCIS
Non ti basta un principe?
MARINELLA
Ho detto “non mi serve”
FRANCIS
Allora un re. Un giorno arriverà un re senza corona e senza scorta e busserà tre volte a questa porta.
MARINELLA
Quanto sei scemo!
Marinella, torna a parlare con il pubblico
MARINELLA
A quest'ora, ogni notte, accade qualcosa di particolare a Sant'Ilario. Nella caserma all'incrocio tra via della Povertà e vicolo dei diamanti, il brigadiere Pasquale Cafiero sta per tornare a casa dopo l'ultima ronda. Franziska apre la finestra e tende l'orecchio: aspetta il segnale dal suo amore segreto, il suo bandito bello e impossibile, l'unico che può chiamarla Marì.
Marinella, torna a casa, Miché entra in scena furtivo. Si aggira circospetto tra le abitazioni. Scruta la casa di Franziska e inizia a fare il verso di un uccello.
FRANZISKA
Michè?
MICHÉ
Sssst. 
Le fa un gesto di scendere e di seguirlo, lei è molto preoccupata e scende cercando di non essere vista. Lui la prende per mano e la porta nel bosco, attraverso il pubblico.
FRANZISKA
Dove mi porti?!
MICHÉ
Sssst.
FRANZISKA
Ti stanno cercando tutti, in caserma non ti sei fatto vedere
MICHÉ
Io non parto Marì. Ti ho portata nel bosco perché il bosco sarà la mia casa… volevo dirti questo amore mio, che forse non ci vedremo molto spesso ma quando da casa guarderai nel bosco potrai vedermi in un'ombra, in un fruscio, o portai sentirmi nel canto di una civetta notturna. Sono tempi pericolosi Marì ma questa è la cosa giusta. Un giorno saremo insieme te lo prometto.
FRANZISKA
Sarà il giorno più bello della mia vita…
Miché accompagna Franziska per via del Campo fino al limite della piazza
MICHÉ
Ora devo andare, è troppo pericoloso per me restare qui
FRANZISKA
Stai attento amore mio
MICHÉ
Vai Marì, io sono sempre con te.
Si abbracciano, Franziska si dirige verso casa, ma quando passa di fronte a Piazza Vecchia viene notata da Piero.
PIERO
Franziska!
FRANZISKA
Piero…
PIERO
Sono le due di notte, cosa fai in giro… hai incontrato Michè?
FRANZISKA
No... solo non riuscivo a dormire perché non ho sue notizie e ho fatto due passi
PIERO
Franziska, secondo te da che parte sto io?
FRANZISKA
Ho paura Piero, non vuole partire, dice che vuole combattere nei boschi, devi farlo ragionare!
Piero sospira
PIERO
Stai tranquilla, vedrai che si sistema tutto
Dalla Taverna alla Cima si sente piangere Teresa: con il pianto l'audio si sposta nella taverna mentre senza audio Piero continua a tranquillizzare Franziska. Miché cerca di ascoltare cosa si dicono, ma non riesce a sentire.
CATERINA
Noooo… buona amore, adesso la mamma ti attacca… ora vengo a prenderti. Che se non vengo a prenderti io chi mai lo farà.
Tranquillizza Teresa e inizia a impastare il pane (lo cuocerà davvero) con una ninna nanna (ritornello creuza de ma)
Nel frattempo Pasquale ha finito di scrivere a macchina e si veste per uscire con la sua torcia. Fa un giro di ronda prima di tornare a casa (NOTA per PASQUALE: nel giro di ronda è bene tenere la torcia sempre a terra per non illuminare le persone che si trovano dentro alle case, altrimenti i muri spariscono). Cafiero arriva in piazza.
CAFIERO
Facciamo le ore piccole, giovanotti… dovreste andare a dormire, non è un orario per le chiacchiere questo.
PIERO
Ha ragione, brigadiere, ci stavamo godendo un po' di aria fresca e di stelle
CAFIERO
Sempre con la testa nelle stelle voi giovani
Si sente il canto di un uccello (miché)
FRANZISKA
È meglio che io vada ora, buona notte Piero, buona notte agente.
PIERO
Buona notte.
CAFIERO
(un po' sospettoso)
Buonanotte signorina Franziska.
Quando Franziska svolta per andare verso casa si volta a guardare Michè e Cafiero se ne accorge.
CAFIERO
Signorina? Chi stava guardando?
FRANZISKA
Io? Nessuno, non c'è nessuno. Buona notte.
Franziska, preoccupata, va a casa, mentre Michè rimane fermo immobile senza far rumore sperando che Cafiero non vada a controllare. Cafiero invece si incammina; appena Miché vede la luce della torcia che si avvicina si nasconde tra le case. I due si inseguono e Cafiero arriva quasi a prendere Michè quando Fabrizio ferma la scena.
EFFETTO SONORO - CORO STOP
I personaggi si bloccano
NINETTA
In questo momento Pasquale Cafiero sta per catturare Miché. Potrebbe portarlo in caserma per non essersi presentato alla chiamata. Potrebbe spedirlo al fronte, ma…. Ma il suo destino è un altro. Miché deve diventare un fuggitivo. Un partigiano prima, poi un ricercato. Michè dovrà uccidere “chi voleva rubargli Marì” perché così recita la sua canzone. Franziska dovrà stancarsi di questo amore perché così vuole la sua canzone.
Dori toglie la torcia a Cafiero e con il cambio luce i personaggi si muovono.
CAFIERO
Ahh! Mannaggia
Miché fugge nel bosco
PIERO
Tutto bene?
CAFIERO
Non è nottata, meglio andare a dormire ragazzo, ci aspettano tempi bui…
Pasquale e Piero si salutano e tornano nelle rispettive case. Appena sono arrivati si fermano. Un istante di silenzio precede la musica
INTERMEZZO DI MORTE E DI VITA
M - TERZO INTERMEZZO DI “TUTTI MORIMMO A STENTO”.
SCENA CORALE - Morte di Piero - Teresa diventa grande.
Nella prima parte, dove si parla di guerra, i maschi che partono per la guerra si mettono in schiera in proscenio senza badare al paese: da sinistra a destra troviamo: Pasquale, Piero, Francesco e Trainor. Francis rimane in zona casa e guarda la schiera da lontano. Le femmine che stanno in schiera in fondo sono: Caterina, Ninetta e Franziska.
Marinella è seduta in casa. Piero durante la prima strofa si toglie i vestiti e resta neutro (Francesco lo guarda). Nell'intermezzo musicale gli altri aiutano l'attrice che interpretava Piero a vestirsi da Teresa. Nella seconda parte della canzone, in cui si parla d'amore, le donne vanno a riprendere i propri uomini per riportarli a casa. Francesco consegna i vestiti a Ninetta e se ne va. Ninetta torna a casa con i vestiti di Piero.
FERITE DI GUERRA
NINETTA
Sono trascorsi quindici anni da quella notte del 1940. Piero non è ancora tornato. Ora Teresa ha 15 anni e aiuta la mamma alla Taverna
FRANCESCO
Francesco è tornato dalla guerra senza suo fratello Piero, ma non è più lo stesso. Passa le giornate chiuso in casa a leggere l'enciclopedia.
FRANCIS E MARINELLA
Francis e Marinella vivono ancora insieme e aspettano la vita
NINETTA
Ninetta aspetta il suo Piero
FRANZISKA
Franziska aspetta il suo Michè che è ancora latitante.
MICHÉ
Mi sono vendicato di un fascista, l'ho ucciso!
FRANZISKA
ed è ancora nascosto nei boschi, ancora bandito.
Francesco è intento a studiare a memoria l'enciclopedia, Francis scende al bar a bere qualcosa (a piccoli sorsi), Teresa prende l'ordinazione, gli porta da bere e si ferma a parlare con lui. Marinella scende al fiume a lavare i panni, Pasquale si ferma al bar, Miché è impegnato a fare un ritratto alla sua Marì, Ninetta si reca a casa di Francesco. La scena passa a casa di Francesco
NINETTA
Non puoi continuare così, devi uscire Francesco, devi vivere. Dimmi qualcosa. Francesco devi parlare.
FRANCESCO
parlare, intransitivo, latino medievale parabolare, pronunciare suoni articolati.
NINETTA
così ti prenderanno per matto
FRANCESCO
aggettivo: di persona che non possiede l'uso della ragione, stupido, stolto.
NINETTA
Cos'è successo a Piero? 
(Uscendo, secca)
Smettila con quei libri. 
Esce e rimane a piangere vicino al muro. Si sente la campanella della farmacia. Francis ha suonato e la luce si sposta da Trainor.
TRAINOR
Buongiorno Francis
FRANCIS
Ciao Trainor, ci sono novità?
TRAINOR
Ti ho preparato la medicina, per il prossimo mese sei a posto.
FRANCIS
(Pagando)
Tu sei a posto, ti ho già pagato le vacanze. Se non ci fossi io avresti già chiuso.
TRAINOR
Sei il mio cliente più affezionato
FRANCIS
Ah che soddisfazione. Piuttosto sei pronto per domani?
TRAINOR
Pronto? Per cosa?
FRANCIS
Per la festa. È l'unico giorno dell'anno in cui a Sant'Ilario arriva gente nuova. La nostra occasione per trovare una donna.
TRAINOR
Mah, lascia perdere amico mio
FRANCIS
Qui rischiamo di rimanere scapoli tutta la vita, ci ritroveremo su quella panchina a lanciare briciole ai piccioni
TRAINOR
Io non la capisco tutta questa smania per l'amore: meglio starci alla larga te lo dico io, pensa a prendere le medicine e lascia perdere l'amore. E non bere troppo domani alla festa.
FRANCIS
Piccoli sorsi interrotti, lo so. Comunque io non rinuncio a vivere. A costo di morire.
TRAINOR
Senti un po' Francis, ragiona. Come sono gli occhi di tua sorella?
FRANCIS
Come sono?
TRAINOR
Sono belli, vispi, brillano. E il colore del suo viso, i suoi sorrisi… è una ragazza che cerca l'amore, che lo aspetta; come la Teresina, la figlia dell'oste. E ora dimmi, come sono gli occhi di Franziska. E come sono gli occhi della Ninetta? Tutte le donne che hanno trovato l'amore hanno perso il sorriso, tutte.
FRANCIS
(non sa come rispondere, uscendo)
…non mi convinci Trainor, non mi convinci, ne riparliamo alla festa.
La scena passa alla taverna
TAPPETO SONORO AMORE CHE VIENI
CAFIERO
Venuto dal sole o da spiagge gelate, perduto in novembre o col vento d'estate: io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai, amore che vieni, amore che vai
TERESA
È bellissima Brigadiere, voglio impararla a memoria
CATERINA
Teresa, lascia in pace i clienti!
TERESA
Quando tornerà il mio fidanzato gliela reciterò a memoria
CAFIERO
Così c'è un fidanzato, non lo sapevo
CATERINA
Non le dia retta, le piace raccontare favole
TERESA
Ce l'ho il fidanzato. Anzi ce l'avevo sai, ma non tornerà più, è morto.
FRANCIS
È morto?
Ninetta torna verso casa. Francesco esce e la segue con lo sguardo
TERESA
Sì, bruciato in piazza dalla Santa Inquisizione
CAFIERO
Ora devo andare Teresa, tieni il resto. Ninetta!
STROFA RIMINI
TERESA
O forse è morto a Cuba, nella rivoluzione, o nel porto di New York nella caccia alle streghe, oppure in nessun posto…
CATERINA
Teresa! Finiscila, chi vuoi che ti creda?
FRANCESCO
Io ti credo.
La scena passa a Cafiero e Ninetta
CAFIERO
Nina pensavo che domani alla festa potremmo andarci insieme… cioè, se ti va, posso passare a prenderti
NINETTA
Non so Pasquale, non mi sembra il caso, non vorrei che la gente pensasse…
CAFIERO
Sono passati quindici anni; promettimi che ci penserai.
NINETTA
Anch'io voglio... svagarmi un po', è che non ci riesco… ma te lo prometto, ci penserò. Ciao Pasquale.
Francis raggiunge Cafiero
FRANCIS
Una cena romantica. Quante volte l'hai invitata senza successo?
CAFIERO
Troppe?
FRANCIS
Io posso aiutarti brigadiere; l'amore è una questione complessa.
CAFIERO
E cosa ne sai dell'amore?
FRANCIS
È quando il cuore impazzisce e ti arriva fin sulle labbra…
CAFIERO
E poi? Quando hai il cuore sulle labbra che fai?
FRANCIS
Lo lasci sulle sue… e allora puoi anche morire. Non mangio come si deve da due giorni.. se offri tu ne parliamo e questa notte convincerai la tua bella Nina.
CAFIERO
va bene, offro io! C'è una taverna in fondo alla via, qui in paese hanno orecchie anche i muri.
FRANCIS
Bravo Brigadiere!
Cafiero e Francis escono di scena
CATERINA
Teresa!
TERESA
Mamma, smettila di urlare, smettila di ordinare!
CATERINA
Non la smetto per nulla signorina, io sto lavorando da stamattina all'alba per preparare la festa di domani e gradirei il tuo sostegno…
TERESA
Io sto lavorando, non mi fermo un attimo, ma non devo fare sempre quello che vuoi tu!
Francesco esce di casa e si dirige verso la caserma, vedendo il litigio si ferma.
CATERINA
Quando uscirai da questa casa farai quello che vuoi.
TERESA
Appena viene a prendermi il mio fidanzato vedrai come…
CATERINA
Adesso basta! Non esiste nessun fidanzato, finiscila con queste favole, non ti crede nessuno e nessuno mai ti vorrà con quel carattere e quella arroganza!
Caterina torna in taverna. Teresa si volta di scatto e si trova faccia a faccia con Francesco. Lui è in grande imbarazzo. Teresa lo guarda. Sorride.
TERESA
Lo sai che sei carino?
FRANCESCO
Diminutivo di caro. Gradevole alla vista, ma non proprio bello. Piacevole…
Teresa lo accarezza. Francesco esce (scappa). Teresa torna a casa. Franziska, esce di casa e si incontra con Miché.
MICHÉ
Ti aspetto da quasi due ore
FRANZISKA
Avevo paura che Cafiero mi seguisse, avevo paura che mi vedessero
MICHÉ
Io vivo qui da solo da quindici anni, io vivo per questi nostri momenti, lo capisci? Io vivo per te, io non ho una vita sociale, non ho amici, non ho una camicia bianca per venire alla festa domani.
FRANZISKA
Sono quindici anni che ti aspetto. Sono quindici anni che ti cerco di nascosto, che vivo nella paura che ci scoprano. Vuoi che ti dica io quello che non ho? Hai sempre fatto scelte che ci hanno allontanato eppure siamo ancora qui. Ora ti chiedo di scegliere per noi.
MICHÉ
Non piangere Marì, te lo prometto. È che non posso sopportare l'idea che qualcuno ti voglia portare via da me. Ogni anno il giorno della festa è un incubo per me. Io conosco i paesani, ma non mi fido degli altri, non mi fido di quelli che vengono da fuori e ti vedono, da sola, così bella.
FRANZISKA
Devi fidarti di me.
MICHÉ
Io non potrei sopportare
FRANZISKA
Devi fidarti.
Arriva la notte e Franziska torna a casa.
M - VALZER PER UN AMORE. 
Cafiero e Francis tornano. Cafiero suona a Ninetta e mima la scena descritta dalla canzone. Ninetta sembra convincersi. Luce Wood. Dalla cattiva strada si avvicina Piero. Ninetta alla fine sceglie di restare con Piero. Cafiero e Francis si guardano, poi tornano a casa.
FESTA DELLA CIMA
Franziska torna a casa. Tutti dormono. Dopo circa quindici secondi si intravede il rosso dell'alba. Al canto del gallo si svegliano tutti e molto lentamente si portano nei pressi della taverna, in piazza. Caterina esce; al suo fianco Teresa. Inizia il rito solenne.
CATERINA
Ti sveglierai sull'indaco del mattino
M - A CIMMA
DE ANDRÉ
Ti t'adesciàe 'nsce l'èndegu du matin
ch'à luxe a l'à 'n pè 'n tera e l'àtru in mà
CATERINA
quando la luce ha un piede in terra e l'altro in mare
DE ANDRÉ
ti t'ammiàe a ou spègio d'en tianian,
CATERINA
ti guarderai allo specchio di un tegamino
Il cielo si ammirerà allo specchio della rugiada
DE ANDRÉ
ou çè ou s'ammìa ao spegio d'à ruzà
ti mettiàe ou brùgu rèdennu 'nte 'n cantùn
CATERINA
metterai la scopa dritta in un angolo
DE ANDRÉ
che se d'à a cappa a sgùggia ‘n cuxin-a a stria
CATERINA
che se dalla cappa scivola in cucina la strega
a forza di contare le paglie che ci sono
DE ANDRÉ
a xeùa de cuntà ‘e pàgge che ghe sùn
‘a cimma a l'è za pinn-a, a l'è za cùxia
CATERINA
la cima è già piena, è già cucita
Cielo sereno
TUTTI
Cielo sereno
CATERINA
Terra scura
TUTTI
Terra scusa
CATERINA
carne tenera 
TUTTI
carne tenera
CATERINA
non diventare nera
TUTTI
non diventare nera
CATERINA
non ritornare dura
TUTTI
non ritornare dura
DE ANDRÉ
Cè serèn tèra scùa carne tènia nu fàte nèigra nu turnà dùa
Bell'oueggè strapunta de tùttu bun
CATERINA
Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio
prima di battezzarla nelle erbe aromatiche
DE ANDRÉ
prima de battezàlu 'ntou prebuggiun
CATERINA
con due grossi aghi dritti in punta di piedi
DE ANDRÉ
cun dui aguggiuìn dritu 'n pùnta de pè
CATERINA
da sopra a sotto svelto la pungerai
DE ANDRÉ
da sùrvia 'n zù fitu ti 'a punziggè
CATERINA
aria di luna vecchia, chiaror di nebbia
DE ANDRÉ
àia de lùn-a vègia de ciaèu de nègia
ch'ou cègu ou pèrde 'a tèsta l'àse ou sentè
CATERINA
che il chierico perde la testa e l'asino il sentiero
DE ANDRÉ
oudù de mà misciòu de pèrsa lègia
CATERINA
odore di mare mescolato a maggiorana leggera
cos'altro fare cos'altro dare al cielo
DE ANDRÉ
cos'àtru fa cos'àtru dàghe a ou cè
CATERINA
Cielo sereno
TUTTI
Cielo sereno
CATERINA
Terra scura
TUTTI
Terra scusa
CATERINA
carne tenera 
TUTTI
carne tenera
CATERINA
non diventare nera
TUTTI
non diventare nera
CATERINA
non ritornare dura 
TUTTI 
non ritornare dura
DE ANDRÉ
Cè serèn tèra scùa carne tènia nu fàte nèigra nu turnà dùa
CATERINA
e nel nome di Maria 
TUTTI
e nel nome di Maria
CATERINA
e nel nome di Maria
TUTTI
e nel nome di Maria
CATERINA
tutti i diavoli
TUTTI
tutti i diavoli
CATERINA
da questa pentola
TUTTI
da questa pentola
CATERINA
andate via
TUTTI
andate viaaaaa!!!
DE ANDRÉ
e 'nt'ou nùme de Maria tùtti diài da sta pùgnatta anène via
I cittadini vanno a prendere i vassoi con la Cima alla genovese da offrire al pubblico. Solo Caterina resta in scena.
DE ANDRÉ
Poi vegnan a pigiàtela i càmè
CATERINA
Poi vengono a prendertela i camerieri
ti lasciano tutto il fumo del tuo mestiere
DE ANDRÉ
te lascian tùttu ou fùmmu d'ou toèu mestè
CATERINA
tocca allo scapolo la prima coltellata
DE ANDRÉ
tucca a ou fantin à prima coutelà
CATERINA
mangiate mangiate non sapete chi vi mangerà
DE ANDRÉ
mangè mangè nu sèi chi ve mangià
Si ripete il ritornello “Cielo Sereno” + “e nel nome”.
Gli abitanti invitano il pubblico ad unirsi alla festa. I personaggi si comportano come paesani alla festa, Dori e Fabrizio spiegano al pubblico che si tratta di un momento di pausa tra il primo e il secondo atto. I cittadini invitano il pubblico ad assaggiare la cima e la scena si trasforma in una festa di paese informale; Franziska resta un po' defilata.
LA FURIA DI MICHÉ
DORI FABRIZIO E FRANCESCO
Otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno
EFFETTO SONORO - CORO STOP
Il paesino si blocca.
FRANCESCO
Nella grande confusione della festa stanno accadendo piccole cose interessanti. Ve lo dico io che li osservo da lontano. Ve lo dico io che mi sono tirato fuori e ora non posso più rientrare, perché quando gli altri ti vedono come matto non puoi che fare il matto. Lo scemo non esiste da solo, dietro ad ogni scemo c'è un villaggio. E ora guardate il villaggio e ditemi chi è il matto. 
STACCO MATTO
FRANCESCO
Ninetta vive nel ricordo di mio fratello Piero. Cafiero nell'attesa di arrestare Miché, Francis nella speranza di donare ad una donna il suo cuore malato e Marinella aspetta il suo re. Poi c'è Franziska. Guardate la sua espressione: non si diverte, sa che il suo bandito la osserva: come dice la canzone?
CORO
Tutta notte sulla quercia l'ha seguita in mezzo ai rami, dietro il palco sull'orchestra i suoi occhi come due cani.
FRANCESCO
Miché non può presentarsi alla festa perché ricercato dalla polizia e controlla che nessuno si avvicini a Franziska o, come la chiama lui, alla sua Marì. Sembra molto preoccupato. E ha ragione: qualcuno si sta avvicinando per corteggiarla. Solo chi ha rinunciato all'amore può raccontare quanto sta per accadere.
Sottofondo musicale e movimenti lentissimi del paesino. Trainor prende Franziska e la avvicina ad un uomo tra il pubblico.
TRAINOR
E ora guardate come fanno gli idioti a morire d'amore. O a uccidere per amore, è un uomo di circa xx anni, con una lunga barba nera (descrivere), veste bla bla bla e dall'inizio della festa non ha staccato lo sguardo da lei. Franziska arrossisce, come non le capitava da anni. Arrossisce e non sa più dove nascondere gli occhi. Getta uno sguardo nella foresta ma una mano la stringe, una mano calda e nuova e i suoi occhi finalmente si fermano in quelli dello sconosciuto. Miché capisce. Esce dal suo nascondiglio e percorre la distanza che lo separa da quella maledetta festa. Entra in paese. 
FABRIZIO
Ninetta lo scorge attraversare la piazza, non fa nemmeno in tempo a spalancare gli occhi dallo stupore che il coltello di Miché è già pronto a mezz'aria. Poi affonda. Lo sconosciuto lascia le mani e gli occhi di Franziska, ricade sulle ginocchia e rimane per un attimo tutto contratto, quasi che la sua vita fosse aggrappata a quel coltello. Quando Miché sfila la lama.. tutto è finito.
Dori ha in mano il telo rosso che diventa il sangue.
FRANZISKA
(spaventata)
Miché cos'hai fatto?
MICHÉ
(tra i denti, con rabbia, a lei)
Cos'hai fatto tu?
Arriva Pasquale Cafiero usando le mani come se avesse una pistola in pugno
CAFIERO
Fermo! Non muovere un muscolo 
(Gli gira il braccio dietro la schiena e lo ammanetta)
Questa volta hai finito di scappare
(Rivolto a tutto il pubblico)
Tornate a casa, signori la festa è finita. Avanti, non c'è niente da vedere, andate.
Pasquale porta Miché in prigione, Gli abitanti tornano a casa, invitando il pubblico a tornare al posto. 
EFFETTO GRILLI
Notte con i grilli, Teresa si mette un cuscino sulla pancia.
UNA NOTTE CHE VALE DIECI ANNI
DORI
Una notte che vale 10 anni. E non accade molto: Franziska è andata a trovare Miché quasi tutti i giorni ma giorno per giorno i suoi occhi si sono spenti. Troppe lacrime forse. I sorrisi sono scomparsi dal suo volto. Il sogno si è rattrappito.
Pasquale esce dalla caserma con la sua torcia, arriva in centro e si rivolge direttamente al pubblico
CAFIERO
Fin da bambino mi hanno insegnato che al mondo c'è il bene e c'è il male e bisogna scegliere da che parte stare. Mi hanno detto che se stai dalla parte giusta non potrai essere sconfitto. Nella mia caserma ci sono delle sbarre che segnano il confine tra il bene e il male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e io sto seduto dalla parte giusta. Eppure c'è qualcosa che non torna. Ho passato anni a cacciare quell'uomo, lo disprezzavo e lo volevo vedere in prigione. Ora non so. In fondo ha lottato con tutte le sue forze per non perdere la sua Marì. Ha sbagliato, certo, ma ha lottato. Forse quel bandito è una persona migliore di me.
Entra in caserma. Si mette a lavorare. Si addormenta. Franziska arriva alla prigione. Michè ha le mani appoggiate fuori dalle sbarre. Lei le prende
MICHÉ
Marì, amore mio. Finalmente, è tutto il giorno che…
Pasquale si sveglia e resta in ascolto senza disturbare. Il coro sussurra "la canzone dell'amore perduto"
CORO
Ricordi sbocciavano le viole
Con le nostre parole
Non ci lasceremo mai
Mai e poi mai
FRANZISKA
ssst. Ricordi quando ci siamo incontrati. La prima volta. Sbocciavano le viole con le nostre parole ‘non ci lasceremo mai'
MICHÉ
mai mai mai e poi mai
FRANZISKA
mai e poi..
CORO
Vorrei dirti, ora, le stesse cose
Ma come fan presto, amore
Ad appassire le rose
Così per noi
MICHÉ
mai e poi mai, lo ricordo, certo lo ricordo Marì
FRANZISKA
vorrei dirti ora le stesse cose
MICHÉ
ma?
FRANZISKA
ma come fan presto, amore ad appassire le rose. E così per noi
CORO
L'amore che strappa i capelli
È perduto ormai
MICHÉ
non dire questo, lo sai che
FRANZISKA
l'amore che strappa i capelli è finito ormai, non resta che qualche
CORO
Non resta che qualche svogliata carezza
E un po' di tenerezza
MICHÉ
io ti amo Marì e anche tu mi ami, dimmi che mi ami
FRANZISKA
non resta che qualche svogliata carezza. E un po' di tenerezza. 
FRANZISKA
Lo so che ora stai male Miché e quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano forse li rimpiangerai e piangerai. Non è male piangere. Te lo assicuro. E piangerai. 
CORO
Ma sarà la prima
Che incontri per strada
Che tu coprirai d'oro
Per un bacio mai dato
Per un amore nuovo 
(X2)
MICHÉ
non andare Marì
FRANZISKA
(andandosene)
per un amore nuovo.
Silenzio. Lungo.
CAFIERO
Don Miché, dormite?
MICHÉ
Non sono abituato a dormire sul letto Cafiero, io dormo sugli alberi.
CAFIERO
Sono passati nove anni Michè.
MICHÉ
Cosa vuole, sono abitudinario. Che anno siamo?
CAFIERO
1964.
MICHÉ
1964. Qualche novità in paese?
CAFIERO
Teresa, la figlia dell'oste. E incinta.
MICHÉ
Davvero? Di chi?
CAFIERO
Non si sa. Girano solo voci.
MICHÉ
Voci?
CAFIERO
Il matto.
MICHÉ
Francesco?
CAFIERO
Sì, ma non lo deve sapere nessuno. Lo sanno tutti tranne lui, sa… non è il caso…
MICHÉ
Questo mondo gira al rovescio, vero brigadiere?
CAFIERO
Sentite un po', lo gradite un buon caffè?
MICHÉ
Quando le cose girano storte è meglio saltare giù...
CAFIERO
Saltare giù dove?
MICHÉ
E beviamoci questo caffè brigadiere.
CAFIERO
Un po' di musica?
MICHÉ
Un po' di musica.
Pasquale accende la musica. Si fa wood.
TEMPO DEGLI ADDII
M - MARINELLA MINA E DE ANDRÉ
Marinella danza in un telo telo bianco e azzurro; al termine della Musica giace a terra. Dori si avvicina con un'arancia
DORI
Vuoi delle arance? Vengono dalla Cina.
MARINELLA
Tu chi sei?
DORI
Sono ciò che stai cercando da una vita, in riva al fiume. Prendi.
Suzanne offre l'arancia a Marinella. Marinella è tentata ma si ritrae all'ultimo spaventata.
MARINELLA
Devo tornare da mio fratello.
DORI
Sei sicura?
MARINELLA
Ha bisogno di me. È malato.
DORI
Quando sarà il momento, ti troverà senza cercarti.
MARINELLA
Tu chi sei?
Suzanne offre di nuovo l'arancia a Marinella che si avvicina lentamente e la afferra. In quel momento parte la musica
M - SUZANNE
Suzanne. Luce Wood. Danza dei morti, il fiume si ritira con Marinella e Suzanne. Alla fine della musica giunge in paese la notizia: Francis trova a terra il vestito di Marinella.
CAMBIO LUCE 
Francis si sente male e cade al suolo, lo soccorre Trainor e lo porta in farmacia.
TRAINOR
Francis! Aiutatemi! Aiutatemi! Portiamolo dentro. Non agitarti Francis, stai tranquillo.
Giro luci nel paesino. Francis in fin di vita resta in Farmacia. Pasquale li va a trovare: gesticolando Trainor spiega la situazione a Pasquale che esce e incontra Franziska e Caterina. Spiega la situazione e torna in caserma, dove racconta anche a Michè, Franziska parla con Ninetta e Ninetta con Francesco, mentre Teresa racconta a Caterina. Arriva la sera; Teresa vede Francesco sulla panchina e lo raggiunge.
TERESA
Dicono che non vivrà a lungo. È stato troppo per lui. Sua sorella era la sua vita e morta lei morirà anche lui. Non credi? Hai qualche definizione giusta per questo momento?
(Si guardano e lui fa per parlare)
No lascia stare, voglio parlarti io oggi. Ti va? Non sei scappato, lo prendo per un sì. Sai mi chiedevo, chissà se Marinella e Francis si erano detti tutto prima di, prima che lei morisse. Sai, le cose importanti che se uno se le tiene dentro poi quando succedono queste cose gli rimane il rimorso per tutta la vita. Le cose importanti… bisogna dirsele quelle, anche se è difficile, bisogna trovare il modo, il coraggio di… sai una cosa? Vuoi sapere una cosa importante?
Francesco si alza e avanza verso il pubblico. Tutti i paesani lo fissano e iniziano a bisbigliare frasi su di lui
TERESA
Francesco aspetta, ti prego non scappare.
Teresa si blocca in mezzo alla piazza con la mano tesa verso Francesco
FRANCESCO
(Al pubblico)
Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo
Tutti iniziano a bisbigliare. "Ecco che scappa, non parla, guardalo, scappa dalle parole"… Iniziano a ridacchiare
FRANCESCO
Non riesci ad esprimerlo con le parole e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo
(tutti bisbigliano la parola scemo)
che passa. E nemmeno la notte ti lascia da solo, gli altri sognan se stessi e tu? Sogni di loro.
Torna verso Teresa e le gira attorno, lei è sempre bloccata
FRANCESCO
Eh sì anche tu andresti a cercare parole sicure per farti ascoltare.
Prende la mano di Teresa e la fa girare: ora i due sono uno di fronte all'altro il coro continua a bisbigliare sempre più forte
FRANCESCO
Per stupire mezz'ora basta un libro di storia… Io cercai di imparare la Treccani a memoria. E dopo maiale, Majakovskij, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi
TUTTI
Matto!
Francesco si volta verso il pubblico e Teresa si rianima, mentre i paesani tornano alle proprie faccende nelle case
TERESA
sai una cosa? Vuoi sapere una cosa importante?
FRANCESCO
Importante dal latino importare, portare dentro.
TERESA
Riguarda proprio qualcosa che porto dentro. O qualcuno, questo figlio che sta crescendo non è solo mio lo sai? Francesco, hai capito cosa ti sto dicendo?
FRANCESCO
Gerundio presente del verbo dire, esprimere, pronunciare
TERESA
Non fare così, guardami e dimmi se hai capito.
FRANCESCO
Capire, comprendere...
TERESA
Smettila! Basta! Tu non sei matto lo sai? Questa è una cosa importante e tu non devi fare il matto. Non devi fare il matto
(Teresa piange. Francesco senza guardarla prova ad appoggiarle una mano sulla spalla, ma le lo scaccia)
Vattene! Vattene!
Francesco se ne va. 
M - UN MALATO DI CUORE.
Marinella si avvicina a Francis, fa per prenderlo quando Teresa la chiama.
TERESA
Aspetta.
Stop alla musica. Marinella si volta verso Teresa
TERESA
Non ce la faccio. Non ce la faccio
M - RIMINI
Teresa toglie il cuscino dalla pancia e lo porge a Marinella, che riprende il cammino.
MICHÉ
Ferma!
(Stop Musica)
Tu puoi aprirmi questa porta, vero?
Marinella fa un cenno d'assenso
MICHÉ
(ci pensa un attimo, poi decide)
D'accordo.
M - BALLATA DI MICHÉ
Miché si toglie il costume da personaggio e inizia a seguire Marinella. Quando Miché passa dietro a Franziska la sfiora. Lei sente un brivido e piange sommessamente.
Buio.
ULTIMO GIORNO
NINETTA
Domenica 10 gennaio 1999: nel Paesino di Sant'Ilario siamo rimasti in sei. Ninetta e Franziska, Francesco e Teresa, Cafiero e Caterina. Trainor è morto nella sua farmacia, un esperimento sbagliato.
MARINELLA
Come quegli idioti che muoion d'amore… mio fratello Francis per esempio, che ha lasciato il cuore su due labbra… di rosa.
NINETTA
Viviamo da anni nel ricordo, come se niente fosse cambiato. Come se gli altri fossero ancora qui… con noi.
Luce. Tutti in scena. Vivi e morti insieme.
MARINELLA
Questa è la storia del paesino di Sant'Ilario, una storia inventata, una storia sbagliata. una storia di
CATERINA
Uomini, donne, amori e miserie
TRAINOR
gelosie devastatrici, invidie, carezze e baci mai dati,
MICHÉ
ambizioni meschine e millenarie paure
FRANZISKA
inesauribili astuzie
CAFIERO
solitudini, noie, vanità, riti antichi e pettegolezzi,
FRANCESCO
È la storia di un paese inventato di cui avete visto poco e avete immaginato il resto
M - FINALE PRINCESA
O matu
O céu
A senda
A escola
A igreja
A desonra
A saia
O esmalte
O espelho
O batom
O medo
A rua
A bombadeira
A vertigem
O encanto
A magia
Os carros
A policia
A canseira
O brio
O noivo
O capanga
O fidalgo
O porcalhão
O azar
A bebedeira
As pancadas
Os carinhos
A falta
O nojo
A formosura
Viver
MARINELLA
la campagna
FRANCIS
il cielo
MARINELLA
i sentieri
FRANCIS
la scuola
FRANCESCO
la chiesa
MICHÉ
la vergogna
CATERINA
la gonna
FRANZISKA
lo smalto, lo specchio, il rossetto
CAFIERO
la paura
MICHÉ
la strada
FRANZISKA
la bombadeira
MICHÉ
la vertigine
FRANZISKA
l'incantesimo
MICHÉ
la magia,
CAFIERO
le macchine, la polizia
CATERINA
la stanchezza, la dignità
NINETTA
il fidanzato,
CAFIERO
lo sgherro,
CATERINA
il gransignore
TRAINOR
lo sporcaccione
MICHÉ
la sfortuna, la sbronza, le botte
FRANCESCO
le carezze
TRAINOR
il fallimento, lo schifo, la bellezza… insomma: la vita.
DORI
Sono le 2.30 del mattino di lunedì 11 gennaio 1999. 
REGISTRAZIONE
DE ANDRÉ
Grazie… Vado a fumarmi una sigaretta. Grazie a tutti, buona notte e buona fortuna.
Buio.
Fine.

A questo link la versione del copione in KitScenarist Il-paesino-di-Sant’Ilario.kitsp

software gratuito

Scopri di più sul software scelto dai macchiati per scrivere copioni

Ecco alcuni esempi dei contesti in cui abbiamo messo in scena il copione:

2018_Teatro Adulti Orizzonti Chiusi

2023_Teatro Adulti Desenzano

Qui trovi la prima versione del testo in pdf, scritta in occasione della replica del 2013 con gli studenti dell’Artusi. Questa versione conta 20 personaggi.