Giocasta

la regina con il toy boy

Giocasta è la madre di Edipo e, nella tragedia, sua sposa inconsapevole. Edipo, cresciuto da una famiglia adottiva, la sposa dopo aver risolto l’indovinello posto dalla Sfinge, liberando così Tebe dalla sua maledizione. 

costruzione personaggio

Focus corporeomani – collo
attitudine caratterialesfacciata
Professioneregina
costumeguanti in rete e vestiti giovanili, alla Madonna anni ’90
oggetti e allestimentotelefono, divanetto, aprilettere.

monologo

E anche se fosse? Se lo fa Madonna va bene se lo faccio io no?
Lory del Santo l’avete vista? Sta con uno di ventun anni, potrebbe essere mio figlio… mi vengono i brividi solo al pensiero.
Demi Moore, Jennifer Lopez, posso andare avanti fino a stanotte se volete.
Ma se la regina Giocasta sposa un uomo leggermente più giovane… apriti cielo. Io vi vedo tutti, cosa credete… sento le risate, le vostre voci, le cattiverie, le scritte sui muri del palazzo che i servi si adoperano a cancellare in fretta e furia: la regina s’è fatta il Toy Boy, no signori non ve lo permetto! Non ve lo permetto! NON-VE-LO-PER- MET-TO.
Quando c’era la sfinge che uccideva i nostri giovani tutti enigmisti, capita la pestilenza, tutti virologi, riapre il campionato tutti allenatori, si sposa la regina… tutti psicologi! E piantatela una buona volta!

Suona il telefono. Giocasta risponde, si sente la voce di Edipo

Edipo: Amoreeee… Me la porti la merenda?

Sì amore, te la porto subito

Edipo: Ah, già che ci sei porta qualcosa anche agli ospiti che ci sono venuti a trovare!

Che bello, hai invitato i tuoi amichetti? Allora preparo ancora un po’ di pane e nutella.

(attacca il telefono)

Ah, i mariti! Lui adora il pane con la nutella, fosse per lui mangerebbe solo quello, deve avercelo abituato sua mamma. Poi la gente non sa di quello che parla. Uno dice l’uomo giovane, ti fa da badante, invece no. La realtà è che sono io a prendermi cura di lui, a volte torna a casa con dei piedi così gonfi… gli faccio un bel pediluvio, un massaggino, lui si rilassa… Io invece più passa il tempo più mi sento forte. Ho un’energia rinnovata. Sarà che i nostri figli stanno crescendo e ora ho più tempo per me stessa… Che poi li ho tirati su praticamente da sola eh… Mai una volta che mia suocera si sia fatta viva per dire, che ne so, tengo io i bambini, tu Giocasta rilassati pure, prenditi una mezza giornata per te… niente! Non si è mai fatta vedere, non una telefonata, non un regalo di nozze, non un fiore quando sono nati i nostri figli, niente! Egoista e assente, resti fra noi, una donna orrenda!

(le viene consegnata una lettera)

Va beh, ancora lettere minatorie, adesso basta, non ne posso più! Saranno le solite buffonate, fammi leggere un po’. Oh abbiamo un poeta

(canzonandolo)

… Umberto Eco

Il vispo Tiresia / avea nel boschetto / di Tebe sorpreso / Edipo soletto. / E con un sogghigno / il cieco maligno / gridava: ”Su presto! / L’hai fatto l’incesto?” / A lui sospirando / L’afflitto gridò: / “Se sto copulando / Che male ti fo? / Tu si mi fai male / Svelando il fatale / Complesso, che ignoro! / Deh taci, ti imploro!” / Tiresia, quel bieco, / rispose: ”Macchè! / Son cieco? Sii cieco! / Perché solo a me?”

Incesto. Veramente? Mio marito sarebbe mio figlio? Non ci credo, si sono spinti così in basso da insinuare che io… sono mia suocera?! Eh no signori questo non ve lo permetto! Non ve lo permetto! NON-VE-LO-PER-MET-TO.

Li caccia via infuriata