Era

l’ostetrica

Era è la dea sovrana dell’Olimpo, i suoi simboli sono la vacca e il pavone. A lei ci si affida per avere protezione nel matrimonio e nel parto. Si narra che la via Lattea sia nata da una goccia del suo latte. Gelosa e terribile ma anche benevola e protettiva, proprio come l’archetipo della Dea Madre.

costruzione personaggio

Focus corporeoseno – avambracci
attitudine caratterialeaccogliente con le donne, irosa con gli uomini
Professioneostetrica
costumeabito verde scollo a V tipo kimono
oggetti e allestimentoOlio essenziale lavanda, immagine di Sant’Anna, bacinella con acqua e asciugamani bianchi, oggetti argento, ciripà

Personaggio iconico di riferimento Ondina Peteani

monologo

Salve, venite venite pure tanto non disturbate mica ero qui che preparavo un corredino… che poi non credetevi, non si è mai davvero preparati per l’arrivo di un bambino.

Io in questi anni ne ho visti parecchi venire al mondo, di figli sì… ma anche di madri. Con voi padri non ci parlo nemmeno, tanto che ci capite di contrazioni in uscita… Vabbeh non è che ci capiate molto neppure di quelle in entrata… ma tranquilli non voglio parlarvi di orgasmi e vagine anzi io con voi non ci voglio parlare proprio, venire incontro alle vostre capacità emotive è un’inutile perdita di energia vitale.

Fino a qualche tempo fa facevo un salto da Afrodite, mi facevo bella e salivo al piano di sopra, non è che fosse difficile sedurlo eh… accendevo il camino, preparavo la cena e mi facevo trovare depilata, ma sì godere si godeva e poi? E poi niente finiva che mi arrabbiavo per dimenticami di essere infelice…

ma guardate che quella forza lì, quella che ti fa salire le scale di corsa per avere un orgasmo non è niente, niente, rispetto alla forza vitale che cresce nel ventre. La vera forza è lì, nell’utero che non possedete, nella potenza creatrice che temete…

e violentate…

ma a me gli uomini non fanno paura, solo non voglio più perderci il mio tempo.

Perché io, qui nel profondo, sono etrusca, mica romana o greca, io ce l’ho un nome e pure un cognome, io sono libera e ho scelto di proteggere le donne.

Che poi ci sono pure un sacco di colleghe, ostetriche dico, che mica le proteggono le donne eh… Non vi credete, hanno un momento di potere e approfittano della debolezza di una sorella… agiscono con una strana violenza che fa piangere ancora più in silenzio, perché viene da una donna.

A me ci viene da piangere davvero.

Ma quando ci sono io le donne le proteggo io, sono una leonessa io e so che ogni donna è diversa e ha bisogno di una voce diversa di una mano diversa e che devi saper ascoltare in silenzio ed essere veloce e netta quando serve.

Poi il resto… Il resto non ve lo voglio dire perché è un segreto che non vi spetta ma quando è femmina apre le ali il pavone del mattino e gli astri della via Lattea sgorgano più luminosi e il canto dell’infinito si dischiude nei rami di una placenta e il domani è una luna potente e divina.